In questo lungo periodo di crisi economica globale, il recupero crediti può essere difficoltoso per un’Azienda, in particolar modo se si tratta di un’Impresa medio-piccola, perché il valore complessivo degli importi da recuperare, se troppo alto, può decretare il fallimento della stessa per mancanza di liquidità.
Come evitare clienti insolventi
Per questo, prima ancora di analizzare insieme le fasi del recupero crediti, è bene ricordare le buone pratiche per evitare di trovarsi a dover fare i conti con un cliente insolvente.
Innanzitutto va monitorata la solvibilità dell’Impresa cliente, controllata l’iscrizione nel Registro delle Imprese, richiedendo una visura di eventuali protesti al Registro Informatico Protesti della Camera di Commercio locale e verificando che non ci siano fallimenti o procedure esecutive in atto.
Non sottovalutare il controllo degli incassi, meglio farlo con cadenza regolare per rendersi subito conto se c’è un pagamento, che sta tardando ad arrivare.
Iter recupero crediti
Comunque, se nonostante queste accortezze, si è verificata la spiacevole situazione di dover procedere al recupero crediti, ci sono diverse azioni da mettere in pratica, che compongono l’iter da seguire.
Innanzitutto s’invia al debitore un primo sollecito; qualora venga ignorato si prosegue con un’intimazione ad adempiere contenente la richiesta di pagamento, che comprenderà gli interessi dovuti per il ritardo e i costi accessori sostenuti.
Se nemmeno l’intimazione ottenesse lo scopo, si procede con un secondo avviso di pagamento, ignorato il quale, sarà giunto il momento di una citazione in giudizio per ottenere un decreto ingiuntivo.
Il termine del percorso legale potrebbe portare anche ad un pignoramento dei beni del debitore, per saldare il debito.