La beffa dell’aiuto di Stato in caso di impossibilità a versare l’assegno di mantenimento all’ex

E’ operativo il fondo per il coniuge in stato di bisogno che prevede un contributo da parte dello Stato a compensazione del mancato pagamento dell’assegno di mantenimento disposto dall’autorità giudiziaria in sede di separazione. La misura, istituita con la penultima legge di stabilità (l. n. 208/2015), è diventata infatti esecutiva a seguito dell’emanazione del decreto attuativo del ministero della giustizia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2016.
Nel provvedimento vengono individuati i tribunali, situati nei capoluoghi dei distretti sede di corte d’appello, presso i quali avviare la sperimentazione del “Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno”, le modalità della presentazione dell’istanza da parte degli interessati, nonché le modalità per la corresponsione delle somme e per la riassegnazione di quelle recuperate.
Il fondo, per ora, è alimentato con una dotazione di 750 mila euro (di cui 250 mila per l’anno 2016 e 500mila per il 2017). Somme risibili ed insoddisfacenti se si pensa agli aiuti di miliardi varati dal Governo a favore delle banche